Le testate giornalistiche italiane, a 2-3 gironi dall’inizio dei casini in Libia, hanno riempito le prime pagine con titoli del tipo “L’aviazione libica bombarda i manifestanti”, “10 mila morti in Libia”, “1 milione e mezzo di profughi verso l’Italia”. Non dico che le cose citate siano false, ma i media nostrani non hanno verificato queste notizie… perché non hanno potuto, non c’erano testate indipendenti!
Hanno quindi messo queste rivelazioni così drammatiche tra ridicole virgolette, ovvero in bocca a qualche fonte locale, parandosi il culo lavandosi le mani. Pur di vendere qualche copia in più, si pubblicano non-notizie basate su non-verità.
Ritengo molto poco probabile che queste illustri testate non si ricordino delle manipolazioni di notizie in situazioni analoghe, per esempio in Romania durante la caduta di Ceaucescu o durante le guerre balcaniche. Gli stessi giornalisti pubblicano libri su questi casi.
Da parte libica, chi vuole buttare giù un tiranno per creare una società migliore e più libera, non fa un grande affare se lo fa usando notizie false, pompate, manipolate o semplicemente non verificate/verificabili. La verità è la migliore alleata della libertà, per quanto scomoda sia. Altrimenti non si fa altro ricreare un nuovo regime basato sulla falsità.